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PANICO: HO PAURA DI PERDERE IL CONTROLLO...


Chi soffre di attacchi di panico ha brevi episodi di paura estrema accompagnata da più sintomi del corpo che sono come reazioni ad una minaccia inesistente.

Il panico nasce dall'attivazione eccessiva del normale meccanismo "combatti o fuggi" che ha accompagnato l'uomo nella sua evoluzione garantendo una risposta pronta alle situazioni di minaccia reale. Chi soffre di attacchi di panico vive una condizione in cui quel meccanismo scatta anche e soprattutto in situazioni apparentemente neutre e causa un forte stress emotivo e fisico.

Gli attacchi di panico tendono a ripetersi in modo inaspettato e di solito dipendono dalla sensazione di non avere il controllo totale della propria vita o l'approvazione totale di una persona importante dal punto di vista affettivo. Questa sensazione è legata in genere ad un fatto o un ricordo preciso che può rimanere nascosto alla consapevolezza anche per anni.

Un attacco di panico è un momento di grave stress emotivo e fisico accompagnato da più sintomi come batticuore, sudorazione calda o fredda, tremore o scosse, sensazione di formicolio o torpore o paralisi ("Avevo un braccio addormentato", "Non riuscivo a muovere bene la gamba", "Avevo la mano paralizzata") sensazione di soffocamento, dolore o fastidio al petto, nausea, difficoltà a inghiottire, mal di stomaco, debolezza improvvisa, vertigini, svenimento, stordimento, sensazione di irrealtà ("Era come se fossi in un film"), paura di perdere il controllo o di impazzire ("Non ero più io", "Mi sembrava di impazzire") o paura di morire.

Chi soffre di attacchi di panico ha molto spesso anche l'ansia di avere altri episodi e tende ad evitare situazioni in cui pensa di poter avere altri attacchi, per la paura di non poter controllare la situazione, trovare aiuto o per la vergogna di sentirsi strano o inadeguato.

Chi soffre di attacchi di panico può avere una vita molto limitata senza una terapia adatta e può evitare, per esempio, di andare a fare la spesa, prendere l'ascensore, guidare, prendere l'aereo o il treno, o addirittura di uscire di casa, come succede in 1 caso su 3. Il trattamento precoce spesso evita l'agorafobia, cioè la paura di allontanarsi da un luogo considerato sicuro.

Spesso solo la presenza di un'altra persona con cui esiste un legame affettivo permette a chi soffre di attacchi di panico di affrontare le situazioni che altrimenti eviterebbe.

Chi soffre di attacchi di panico spesso soffre anche di depressione, abuso di alcol e/o farmaci, come conseguenza del suo problema principale.

Chi colpisce?

Il panico è due volte più frequente nelle femmine ed inizia di solito alla fine dell'adolescenza.

Molte persone hanno uno o pochi attacchi di panico e poi più nulla, mentre altre hanno attacchi ripetuti e spesso cercano per anni l'intervento di un medico di pronto soccorso o di numerosi specialisti per il loro problema.

Come si cura?

Il rimedio più semplice e sicuro che una persona può mettere in pratica contro l'ansia è l'attività fisica regolare.

I disturbi d'ansia tendono a diventare cronici se non vengono affrontati e possono essere curati con la psicoterapia e con la terapia farmacologica.

I farmaci utili nella cura dell'ansia comprendono alcuni antidepressivi, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), gli antidepressivi triciclici o gli inibitori delle monoamino-ossidasi (IMAO), i beta-bloccanti, le benzodiazepine (ansiolitici).